Il termine gamepad oggi è molto comune e identifica una periferica di controllo per giocare con il computer o la console. La caratteristica principale è di essere usato tenendolo con due mani senza bisogno di appoggio, a differenza dei joystick. L’accessorio viene talvolta chiamato joypad e ne esistono moltissime tipologie. È interessante conoscerne la storia e vedere quanto la fantasia dei costruttori si sia spinta in alto, o in basso, a seconda dei gusti.
Il primo gamepad della storia
L’origine del gamepad si può far risalire al 1962, con il gioco Spacewar, che veniva comandato attraverso degli interruttori integrati nel gioco stesso. Considerando la grande scomodità di manovra, gli sviluppatori idearono un dispositivo separato che si può considerare il primo gamepad della storia.
Spacewar è sicuramente poco conosciuto al grande pubblico, ma ha avuto un’importanza fondamentale nella creazione dei primi giochi arcade. Nel corso del tempo è stato riprogrammato diverse volte, fino a diventare fonte di ispirazione per titoli come Computer Space del 1971 e il notissimo Asteroids del 1979.
I comandi usati per Spacewar erano la rotazione in senso orario e antiorario, sparare, andare nell’iperspazio e muoversi in avanti. Ognuno era regolato da una leva montata sullo schermo a tubo catodico (display CRT), decisamente scomoda per giocare.
Il primo accessorio inventato per ovviare a questo problema era formato da un interruttore per andare in avanti, uno per girare a destra o a sinistra, uno per sparare e uno per andare nell’iperspazio. Il dispositivo si teneva in mano ed era collegato al gioco mediante un cavo.
Da quello che si può notare rispetta le basi dei gamepad odierni sebbene si tratti di un prototipo molto rudimentale. La sua fondamentale importanza è dovuta al fatto di essere stato il primo progetto a separare un controller dalla piattaforma di gioco.
Migliori gamepad da gioco di design
Nasce la croce direzionale
Negli anni ’70 e ’80, all’epoca dei primi videogiochi domestici, i gamepad non erano molto popolari. I dispositivi di gioco per computer e console erano i joystick, sebbene in commercio esistessero già i gamepad.
Il famoso videogioco Atari 2600 aveva joystick estremamente minimali, tuttavia la terza generazione di videogames ha portato controller più elaborati ed innovativi. Il primo vero e proprio gamepad simile a quelli di oggi si può considerare quello del Nintendo Entertainment System, chiamato anche Famicom, da Family Computer.
Si tratta di una piattaforma inventata nel 1983 ed entrata in commercio in Europa nel 1986. Fino al 1995 ha venduto 62 milioni di pezzi. Oltre ad avere un design particolarmente rivoluzionario, ha fatto la storia grazie al gioco Super Mario Bros e all’innovativo controller. Oggi è un oggetto ambitissimo dai collezionisti, specialmente se è nuovo e perfettamente funzionante.
Il gamepad ha la famosa croce direzionale, che è stata inventata da Gunpei Yokoi ed usata poi da molti giochi elettronici portatili Nintendo.
Il particolare joypad Nintendo ha un aspetto quadrato e presenta, oltre alla croce direzionale, i pulsanti di azione, chiamati A e B, quelli di selezione e avvio del gioco. Questo gamepad è associato inevitabilmente al NES ed è stato leggermente modificato nelle successive versioni della console.
I detrattori lo ritenevano troppo squadrato e scomodo da tenere in mano, pertanto i modelli seguenti sono stati costruiti in modo più stondato ed ergonomico. Alcuni avevano un microfono incluso ed erano formati con materiale più robusto e morbido.
Nintendo Vs Sega
La fantasia dei progettisti giapponesi Nintendo non ha confini perché, oltre ad avere inventato la croce direzionale, ogni anno hanno in serbo novità per tutti i giocatori. Bisogna rammentare che un’altra caratteristica degna di nota è che le versioni del primo controller Nintendo hanno la croce direzionale a sinistra piuttosto che a destra, abitudine normale nei giochi di tipo arcade.
L’abitudine è stata mantenuta e, grazie al successo ottenuto, i successivi gamepad Nintendo hanno cambiato di poco la forma. A volte i colori sono diversi e le superfici un pochino più stondate, tuttavia sono talmente particolari che si distinguono da lontano. Sono stati assai popolari durante la terza generazione di videogiochi, sebbene in commercio non fossero gli unici.
Il Sega Mega Drive è arrivato alla fine degli anni ’80 ed aveva un gamepad con un bottone direzionale e una croce ad otto direzioni.
I sei pulsanti di azione disposti su tre file sono stati l’evoluzione di questo controller, ritenuto da qualcuno piuttosto difficile da usare. Alcuni titoli avevano bisogno di un ulteriore tasto per funzionare, che però non ha avuto un grande successo.
Gamepad strani e poco noti
Negli anni ’80 e ’90 è esploso il boom dei videogiochi casalinghi, pertanto le aziende si sono date battaglia per inventare la piattaforma più accattivante e comoda. I gamepad usciti sul mercato sono stati veramente tanti, alcuni estremamente particolari come il Turbo Pad di NEC.
Migliori gamepad per giochi casalinghi
La console ha avuto poco successo, tuttavia il controller era ben progettato, sullo stile di quello del NES e con un numero di pulsanti sufficiente e disposti in maniera intelligente. Forse il controller è più particolare della quinta generazione è quello della console Apple Pippin uscita nel 1996.
Gli esemplari venduti sono stati veramente pochi, ma il gamepad a forma di corna ha creato non poche discussioni.
Atari è diventata famosa per il videogioco Atari 7800, ma è nel 1993 che ha fatto parlare di sé con un rivoluzionario gamepad dotato di ben 12 pulsanti. Due pulsanti di direzione, tre pulsanti di azione ed altri ancora, che verranno aggiunti nella versione successiva per fino a raggiungere un totale di 22.
Inutile dire che questo gamepad per Atari Jaguar ha avuto ben poco successo. Era estremamente ingombrante e poco maneggevole, tanto che la console ha venduto circa 250.000 unità, uno dei più grandi flop commerciali dell’azienda.
Arriva la vibrazione
Gamepad strani ne sono usciti veramente tanti, basti pensare al gigantesco Virtual Boy della Nintendo prodotto nel 1995. Era formato da due grandi manopole ognuna delle quali con una croce direzionale in alto. Ha il merito di potersi considerare l’antesignano dei controller di sesta generazione.
Era stato concepito per i giochi in 3D, ma anche questo joypad ha avuto scarsissimo successo ed è rimasto in commercio per meno di un anno. A questo proposito non possiamo non citare il tricorno del Nintendo 64, una piattaforma che ha avuto una buona riuscita ma un gamepad decisamente inusuale.
Aveva però la caratteristica interessante di potervi aggiungere periferiche addizionali e schede di memoria supplementari per salvare i giochi.
Questo splendido controller è uscito nel 1996 e la forma delle impugnature con la possibilità di raggiungere facilmente tutti i comandi ne ha decretato il trionfo. L’evoluzione del 1998 ha portato un terremoto nel mondo dei gamers, perché è stato inventato il DualShock.
La forma è simile al primo gamepad, tuttavia sono stati aggiunti quattro pulsanti frontali e due joystick analogici. Si tratta del gamepad originale della PlayStation 2, dotato di vibrazione per la prima volta nella storia.
Migliori gamepad con vibrazione
Sony Vs Microsoft
Soffermiamoci su questo tipo di controller, con stick analogici e vibrazione, dal momento che tutti i seguenti sono più o meno simili. Naturalmente hanno avuto nel tempo evoluzioni di tutti i generi, e si può dire che attualmente la battaglia tra i gamepad migliori è tra Sony, Microsoft e Nintendo.
Il controller della Xbox ha due porte di espansione, due grilletti e due joystick analogici, otto comandi digitali e un motore per il force feedback. Non c’è che dire, si tratta veramente di un oggetto completo e funzionale, tuttavia per i dilettanti è abbastanza complicato riuscire a imparare ad usarlo.
Migliori gamepad per Xbox
Parlando di quest’ultima, oggi sono le connessioni sono quasi tutte wireless e comunque i gamepad hanno un cavo di collegamento alla console per poter ricaricare la batteria oppure continuare a giocare mentre si sta scaricando. Naturalmente le batterie sono fornite con la console stessa e in commercio ve ne sono moltissime varietà adatte all’una piuttosto che all’altra piattaforma.
Dal punto di vista estetico non possiamo dimenticarci che Nintendo ha continuato imperterrita a realizzare joypad originali e particolari.
Migliori gamepad wireless
Accessori per il movimento del corpo
Facciamo un passo indietro e parliamo del Nintendo Wii, equipaggiato con due controller chiamati telecomandi decisamente unici e particolari. Il Wiimote, da Wii Remote, è dotato di un accelerometro a tre assi che possono rilevare il movimento delle braccia e la posizione del corpo. A questi si possono collegare altre periferiche tra cui un gamepad con un joystick analogico e altri pulsanti aggiuntivi.
Non è l’unico, perché accessori per riprodurre sullo schermo il movimento del corpo ne sono stati inventati parecchi, tra cui il PlayStation Move. Uscito in commercio nel 2010, ossia cinque anni dopo il Wiimote, aveva tre accelerometri e tre giroscopi, più un sensore di campo magnetico e la vibrazione. Per usarlo occorreva la telecamera PlayStation Eye, in modo da individuare la posizione del giocatore e riprodurla sullo schermo.
La periferica era piuttosto precisa ed ha avuto un discreto successo fino a quando non è uscita la PlayStation 4 con il suo PlayStation VR, il visore ufficiale Sony.
In seguito Microsoft lo ha reso disponibile anche per i computer e per la nuova Xbox One, tuttavia il successo non è stato quello che ci si aspettava ed è stato dismesso alla fine del 2017 con 35 milioni di unità vendute. Le attuali console non hanno neppure la porta per poterlo collegare.
Non solo gamepad per giocare al top
La quantità di gamepad in commercio offre veramente molta scelta. Sebbene siano nati con le console, oggi si usano anche con il computer perché sono molto più comodi rispetto al joystick. Ovviamente dipende dal tipo di gioco prescelto, perché è impossibile usare un joypad per pilotare un aereo.
Sono tantissimi anche gli accessori per rendere sempre più entusiasmante l’esperienza di gaming.
Migliori gamepad professionali
Per quel che riguarda il computer, fanno la differenza la scheda video oltre che la CPU e la quantità di memoria disponibile. Il monitor è altrettanto importante, soprattutto se si gioca a livello intensivo per molte ore al giorno. Chi gioca in maniera sporadica e non ha troppe pretese può accontentarsi di un gamepad che costi poche decine di euro, mentre i professionisti devono pensare a un oggetto di altissima qualità, che può arrivare a centinaia di euro.
Non entriamo poi nell’ambito del collezionismo, perché vecchi controller tenuti bene, funzionanti, magari ancora nella loro scatola originale, non hanno prezzo. Come vediamo è un mondo estremamente vasto dove si può spendere pochissimo o tantissimo per ottenere la stessa cosa, ovvero una periferica per divertirsi con un bel gioco.
Smontiamo un gamepad
Per i più tecnologici e coloro che amano andare al fondo delle cose, proviamo ad aprire un gamepad moderno e vedere che cosa troviamo dentro. Conoscere i circuiti che lo compongono e il funzionamento è importante anche qualora si volesse riparare senza ricorrere all’assistenza.
Solamente per smontare un accessorio il tempo da pagare a un tecnico è piuttosto elevato, quindi perché non farlo da soli?
Tra le parti che spesso creano problemi ci sono le levette analogiche, ma prima di portarle in un laboratorio di informatica si possono comprare con una manciata di euro su Internet e sostituirsele da soli. Si tratta di un procedimento veloce e su Internet ci sono parecchi tutorial.
Vediamo come fare un’operazione importante, ossia pulire i circuiti del gamepad. Per aprire il controller della Xbox One basta usare uno spessore di plastica e fare leva sulla scanalatura centrale. Sollevare l’adesivo che si trova sulla parte posteriore sotto il quale è nascosta una vite.
Svitarla e fare la stessa cosa con le altre quattro laterali. Una volta separati i due gusci del Pad basta tirare leggermente per estrarre completamente il circuito. Volendo è possibile smontare anche i DualShock con un cacciavite più sottile, ma è sufficiente quanto fatto sino adesso per dare una bella pulita con l’aria compressa.
Migliori gamepad Dual Shock
Manutenzione del gamepad
Smontare, rimontare, pulire o riparare un gamepad non è un’operazione alla portata di tutti ed è bene demandarla ad un tecnico se il problema è complicato. Per mantenere il controller in buona salute, oltre ad una saltuaria pulizia interna con l’aria compressa come descritto poco sopra, basta toglierci polvere e unto con un panno inumidito, in modo che lo sporco entri meno possibile all’interno.
Bisogna anche considerare che oggi come oggi un gamepad nuovo ha un prezzo piuttosto contenuto, pertanto qualora si guastasse spesso conviene buttarlo via e comprarne un’altro piuttosto che ripararlo.
Naturalmente tenerlo pulito, usarlo con riguardo ed evitare che caschi per terra sono tutte cose che contribuiranno a farlo durare di più.
La scocca si pulisce con un panno inumidito di un detergente delicato, mentre la parte più delicata sono i pulsanti. Bisogna usare l’aria compressa a basso livello per non rischiare di danneggiarli o addirittura toglierli dalla loro sede. Evitare assolutamente cotton fioc e cotone perché potrebbero perdere filamenti che andrebbero ad ostruire i contatti. Per i più pignoli c’è la possibilità di lubrificare pulsanti e joystick analogici con appositi prodotti.
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Ex tecnico hardware e software con studi di ingegneria informatica alle spalle, mi dedico da tempo alla scrittura on-line e sono in procinto di iscrivermi all’Ordine dei Giornalisti. Ho qualche anno di esperienza in diversi settori, ma l’informatica è quello che preferisco perché lo conosco sin dalla nascita dei PC negli anni '80. Mi piace seguire l'evolversi di invenzioni e nuove tecnologie e tenermi aggiornato sull'uscita di nuovi prodotti sul mercato.